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Shopify, il tuo negozio online senza troppi sforzi

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Shopify, il tuo negozio online senza troppi sforzi

Ho avuto modo di testare Shopify che è un software-as-a-service per il commercio elettronico delle PMI: il software è ospitato sui server del provider, quindi non c’è nulla da installare e vi si interagisce con delle semplici interfacce di CMS (Content Management System) online.

Shopify in questo caso specifico si è dimostrato essere una buona soluzione per fare un test e provare l’effettiva capacità dell’azienda di sviluppare un business, una soluzione adatta ad una impresa che vuole integrare strumenti diversi nel proprio spazio web e non ha cataloghi complessi o molto estesi di merce da vendere.
In parole povere: ha permesso di adottare una strategia distributiva multicanale aprendosi con la massima semplicità alle vendite online senza spendere una fortuna, dal momento che era solo un test.

Il processo di impostazione di un negozio online con Shopify è stato molto rapido, intuitivo e facile: 5 step soltanto.

Il processo di impostazione di un negozio online con Shopify è molto rapido.

L’import dei prodotti in vendita, una cinquantina, è stato altrettanto agevole: tramite un’app esterna che si chiama Ebay Importer ho importato nel negozio di Shopify tutti i prodotti presenti nel corner Ebay già attivo da circa un anno. Con un notevole risparmio di tempo: al posto di dover fare data entry completamente si è dovuto soltanto aggiustare qualche informazione dei prodotti.

Merita di essere segnalata la spiccata propensione verso la SEO di tutto il CMS, in oltre è possibile creare il feed per Google Shopping attraverso un’altra app gratuita: RetailTower

Il momento successivo è la scelta del layout grafico dello store dove il commerciante può scegliere tra molti temi e template disponibili. Molti temi sono gratuiti, altri sono a pagamento, ma la cosa interessante è che tutti sono personalizzabili e si ha il controllo pieno dei codici HTML e CSS; in questo modo si è certi di avere davvero un prodotto unico in mano. Pensiamo solo alla comodità e il vantaggio di poter indicare il proprio ID di Google Analytics così da monitorare il comportamento degli utenti.

E’ possibile associare e quindi far puntare un dominio di primo livello allo shop, si possono registrare nuovi domini oppure associare domini già registrati. Per il nostro test ho riscattato un dominio scaduto in modo da ereditare inbound links già in tema con gli articoli in vendita.

In poco tempo si settano anche sistemi di pagamento: noi disponevamo già di account PayPal e credenziali per il gateway di Banca Sella quindi in pochi secondi è stato possibile ricevere pagamenti dalle due piattaforme più diffuse in Italia.

Quello che però rende Shopify uno strumento molto completo e che lo differenzia da molti altri prodotti presenti in questo momento sul mercato è una feature lanciata di recente: un POS (punto cassa) che si integra perfettamente con il tuo negozio on-line.

Tutto questo all’interno di un buon pannello di controllo dal quale gestire ordini e anagrafiche clienti che possono essere aggregati per creare sotto-insiemi e report specifici.

Il princing dei servizi Shopify propone tre livelli diversi di accesso con prezzi che variano da 29 $ a 179 $ al mese. La differenza sta nel numero di articoli che si possono mettere in vendita, nello spazio che viene concesso e nella fee sulla transazione che varia dal 2% all’1% ed è gratuita nella configurazione più alta.

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16 thoughts on “Shopify, il tuo negozio online senza troppi sforzi

    1. Ciao Gianmarco.
      Shopify è una piattaforma di vendita e il frontend (la vetrina del negozio) è disponibile in italiano: nel pannello di controllo si imposta la lingua che può venire mostrata ai propri visitatori.
      Per l’Italia direi che un buon compromesso perchè accetta perfino i pagamenti di GestPay, Gruppo Banca Sella, che in Italia vanno molto forte.

    2. Per Vendere su Shopify devi necessariamente avere un account business su PAYPAL? ciò vuol dire avere P.IVA?
      Grazie in Anticipo

      1. Ciao Lorenzo, la risposta breve è no: non serve avere l’account business su PayPal.
        Tuttavia, ricordati che su PayPal normale c’è un limite sui pagamenti che puoi ricevere e i prelievi che puoi fare mensilmente.
        Quindi se devi vendere come privato, si non è necessario.

  1. Ciao Emanuel,
    grazie per la tempestiva risposta. Shopify è anche compatibile per piattaforme come prestashop, o bisogna acquistare necessariamente un loro template? Il sito sembra molto interessante pero quello che mi chiedo è se poi, una volta acquistato, il servizio di assistenza sia abbastanza efficiente.

    1. Attenzione Gianmarco: Shopify non è la risposta a tutti i problemi. E’ senza ombra di dubbio che soluzioni come prestashop, drupal commerce o magento (che quindi gestisci personalmente, perchè hai in mano il codice sorgente del software) ti offrono delle libertà che Shopify non ti può offrire.
      Però se la tua esigenza è tenere tutto il più semplice possibile, preoccuparti solo di come vendere di più e ignorare tutti i tenicismi legati al software, allora Shopify è la risorsa che fa esattamente per te.
      Per rispondere poi alle tue altre domande:

      • Shopify accetta solo i suoi template, ce ne sono gratuiti e ce ne sono a pagamento, modificarli solitament richiede un minimo di abilità di programmazione
      • L’assistenza è molto celere e reattiva, ho testato di persona. Ma fino a qualche mese fa l’unica lingua possibile per comunicare era l’inglese. quindi se non hai dimestichezza diventa problematico.
  2. Ciao Emanuel. Non mi è chiaro se avviando un sito di vendita online con Shopify sia necessaria una partita IVA, la costituzione di un esercizio commerciale o qualcosa di burocraticamente attestato.

    1. Non è obbligatorio che tu abbia la partita iva per aprire lo store. Però poi quando inizi a vendere, minimo la gente ti chiede lo scontrino fiscale, poi nel momento in cui il Fisco italiano si accorge di questa attività dovresti giustifare un sacco di cose. Quindi per aprire la vetrina non è obbligatorio avere un esercizio commerciale, ma poi quando iniziano le vendite e se queste diventano un numero consistente diventa indispensabile avere una posizione fiscale adeguata.

          1. ciao aperto e chiuso lo store shopify , mi chiede la partita iva , per non avere problemi . Forse ho sbagliato ……

  3. Buongiorno Emanuel,
    Grazie per l’articolo. Ho un solo grande dubbio su Shopify: li ho contattati stamane e mi hanno riferito che i loro server sono locati a Chicago. Detto questo come mi devo comportare dal punto di vista della legge sulla privacy italiana? Da quello che ho capito server USA non garantiscono la protezione dei dati personali richiesta in Europa. Ne sai qualcosa?

    1. http://www.garanteprivacy.it/home/provvedimenti-normativa/normativa/normativa-comunitaria-e-intenazionale/trasferimento-dei-dati-verso-paesi-terzi
      https://www.shopify.com/legal/privacy

      Ciao Giulia, nelle privacy policy che scriverai per il tuo ecommerce dovrai riportare chiaramente che i dati personali verranno salvati nelle strutture di Shopify e dovrai anche indicare come Shopify gestisce i dati personali in modo da fornire una chiara informativa ai tuoi clienti.
      Come vedi nel primo link che ti ho segnalato gli USA rientrano nei paesi che garantiscono un adeguato standard di protezione dei dati.

  4. Ciao Emanuel,
    io utilizzo già un software di gestione offline che è Atelier98. Sai se è possibile interfacciarlo poi con shopify?

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