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Dropbox: archiviare e condividere i tuoi contenuti

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Come proteggete le foto che abbiamo scattato da possibili perdite accidentali?
Sono consapevole che se mi si sputtana il disco rigido del portatile potrei perdere 6 anni di foto, più o meno 12 mila scatti. A qualcuno è già successo.
Per non rischiare nulla mi tengo una copia sul computer, una copia su hard disk esterno e fino a poco tempo fa mi facevo delle copie di backup anche su DVD. Tre copie? Si, la precauzione non è mai troppa.
Però sempre più spesso capita che, dopo una giornata passata a fare foto, ho così tanti scatti che non ci stanno dentro ad un solo DVD, quindi l’archiviazione in triplice copia diventava più impegnativa.
Io ho tagliato il passaggio della copia su CD/DVD affidando tutte le mie foto al cloud computing.
Ho scelto Dropbox, un’applicazione che consente di archiviare in remoto e condividere in maniera davvero molto semplice e intuitiva i miei contenuti.
Perchè ho scelto proprio Dropbox?
Perchè oltre ad avere anche una versione gratuita, è molto versatile: installando l’app per lo smartphone (gratuita pure questa) posso fare il backup automatico anche delle foto e dei video che faccio con il telefonino.
Senza contare che posso condividere le mie foto e i miei documenti con chi voglio (e solo con chi voglio io) senza tirare in ballo CD, DVD, chiavette USB o hard disk esterni, ma solo condividendo intere cartelle o singoli file.
Un altro vantaggio è che oltre alle foto posso archiviare qualsiasi altro tipo di documento e posso accedere al materiale archiviato da qualsiasi dispositivo: dal telefonino, dal notebook o dal tablet. E’ multipiattaforma quindi ho i miei file disponibili sia quando sto lavorando in ambiente Windows, che quando sto usando Apple o Linux.
Consente inoltre l’integrazione con terze parti, per cui sto già pensando ad un software che periodicamente controlla se cambia il contenuto di una cartella all’interno di Dropbox e se trova documenti nuovi provvede a pubblicare un nuovo post nel mio fotoblog e aggiorna i miei siti in automatico. Fighissimo vero?

Illustrando ad un amico il servizio, i primi dubbi che gli sono venuti sono stati:

  • se si blocca il loro server che fine fanno i miei documenti?
  • come posso essere sicuro di non perdere il materiale?
  • la sicurezza che nessuno possa accedere ai dati?

Alla prima domanda posso rispondere illustrando brevemente il concetto di cloud computing: le informazioni fisicamente non risiedono su di un’unica macchina (leggi: un singolo server) ma sono distribuite in molteplici copie identiche su numerosi server quindi se anche se ne guasta uno i miei file sono al sicuro. I file saranno definitivamente persi solo se scoppia la terza guerra mondiale e tutto il pianeta sarà coinvolto da un’esplosione nucleare.

La certezza di non perdere nulla credo sia data dalla ridondanza, ovvero più copie dello stesso file, come faccio io. Ma se qualcuno decidesse di utilizzare solo Dropbox per l’archiviazione c’è da dire che se si cancella un file presente in Dropbox viene cancellata definitivamente anche la copia presente in tutti i dispositivi collegati. L’opzione che permette di evitare cancellazioni involontarie consentendo il ripristino di file eliminati è presente ma è a pagamento (39$ all’anno).

Dropbox ha uno standard di sicurezza abbastanza soddisfacente: le comunicazioni tra i diversi dispositivi utilizzano il protocollo SSL (Secure Sockets Layer) e quindi i dati viaggiano criptati. Eviterei di caricare in Dropbox il file di testo dove tenete codici PIN delle vostre carte di credito perchè per quanto sicuro, quando un dato è in rete è sempre vulnerabile. Ovvio che poi se come password per accedere alla versione web dell’applicazione si utilizza qwerty oppure 123456 (o la propria data di nascita) a nulla giova che tutta l’infrastruttura sia a prova di hacker, pure mia nipote di sei anni vi cracka l’account.

Se vi volete iscrivere al servizio perchè vi ho incuriosito, vi posso regalare 500MB di spazio da aggiungere ai 2GB che avete a disposizione inizialmente. Il piano free può essere aumentato fino a 32GB gratuitamente. Poi volendo, per esigenze di più spazio, si può passare alla versione a pagamento.

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